ESG milestone
I pilastri dell'ESG
SDGs Sustainable Development Goals
Il 25 settembre del 2015 i governi di 193 paesi membri dell’ONU hanno firmato l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, un programma d’azione approvato dall’Assemblea generale dell’ONU, che include 17 specifici Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile, inquadrati all’interno di un programma d’azione più ampio che prevede 169 obiettivi minori.
I 17 goals dell’agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile
I 17 Goals impegnano governi e nazioni ma anche ogni singola impresa.
I principi ESG sono la declinazione di quanto le imprese devono fare.
Le tre dimensioni dello per lo sviluppo sostenibile
Lo sviluppo sostenibile è definito come uno sviluppo che soddisfa i bisogni del presente senza compromettere la capacità delle future generazioni di soddisfare i propri bisogni.
Per raggiungere uno sviluppo sostenibile è importante armonizzare tre elementi fondamentali: la crescita economica, l’inclusione sociale e la tutela dell’ambiente.
Environmental
- Cambiamenti climatici
- Stress idrico
- Diminuzione della biodiversità
- Estrazione di materie prime
- Emissioni tossiche e inquinamento
- Sprechi di imballaggio
Social
- Migliorare la diversità e l’inclusione razziale e di genere
- Fornire l’accesso all’assistenza sanitaria
- Provvedere ad istruzione specifica del settore e corsi di aggiornamento
- Dimostrare la qualità e la sicurezza dei prodotti
- Garantire integrità e privacy dei dati
- Accedere a carriere o occupazioni
Governance
- Colmare il divario retributivo tra i dirigenti e lavoratori
- Partecipare a attività di lobbying (con la i) politico e donazioni
- Aumentare la diversity del consiglio di amministrazione
- Combattere l’evasione fiscale e rispettare leggi e regolamenti
- Aderire a pratiche commerciali etiche e garantirne la trasparenza
- Prendere una posizione pubblica riguardo l’ethically correct
Un percorso in continua evoluzione
Il mondo ESG oggi vede Aziende, Banche, Organizzazioni obbligate direttamente o indirettamente (supply chain, rating bancari) alla gestione della compliance rispetto alle norme basate su principi internazionali e guidati dagli enti regolatori, attraverso l’utilizzo di standard internazionali.
La PMI è spesso in difficoltà vista la complessità di tali tematiche e la mancanza di formazione e personale competente in materia.
La normativa relativa al reporting di sostenibilità è in continua e costante evoluzione. Dal 2024 poi, entrerà in vigore la nuova Direttiva sul Reporting Societario di Sostenibilità (CRSD), che introduce l’obbligo di rendicontazione ESG, oggetto di valutazione e di scelta, da parte degli stakeholder ed amplia lo spettro di soggetti interessati dalla norma.
Questa direttiva modifica la direttiva NFRD sulla divulgazione di informazioni non finanziarie e ha l’obiettivo di aumentare la trasparenza e la confrontabilità delle informazioni sulle prestazioni ambientali, sociali e di governance (ESG) delle aziende.
La Direttiva si fonda sugli ESRS (European Sustainability Reporting Standards), elaborati da EFRAG (European Financial Reporting Advisory Group), vale a dire standard che definiscono quali informazioni il report debba contenere e le modalità di rendicontazione.
SDGs
Obiettivi ONU per lo sviluppo sostenibile: Agenda 2030
Il 25 settembre del 2015 i governi di 193 paesi membri dell’ONU hanno firmato l’Agenda 2030.
Un programma d’azione approvato dall’Assemblea Generale dell’ONU, che include 17 specifici Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile, inquadrati all’interno di un programma d’azione più vasto che prevede un totale di 169 target o traguardi.
NFRD
NON Financial Reporting Directive per le Aziende quotate
Riguarda:
- Aziende con +250 dipendenti
- Ricavi netti >40Mil€ oppure
- Attivo stato patrimoniale >20Mil€
Non ha un reporting standard di fatto si utilizzano SDGs e GRI.
Aziende obbligate
200
Rischio del Credito
Orientamenti in materia di concessione e monitoraggio dei prestiti
Riguarda i Clienti di tutte le principali Banche “significative”.
Ci sono parametri specifici da rendicontare.
CSRD
Corporate Sustainability Reporting Directive
Riguarda Aziende quotate e obbligate in precedenza a redigere un documento non finanziario (NFRD).
A seguire medie e grandi imprese dal 2026 sul 2025 (dimensione come NFRD).
I parametri sono ben definiti da EFRAG.
Aziende obbligate
5.000+filiera
CSDDD
Corporate Sustainability Due Diligence Directive
Obbligo di Reporting ESG (Ambiente e Diritti Umani) per tutta la catena del valore.
- Criteri CSRD
- Dal 2028 estensione alle PMI ed oggi conivolte indirettamente da Aziende ed Enti obbligati.
Aziende obbligate
250.000